
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) – La classifica, che senza dubbio rivela i concetti più attendibili, da stasera mette la Roma dietro all’Inter. I valori espressi uno di fronte all’altra, però, sostengono che i giallorossi sono davanti ai nerazzurri, costretti nel proprio angolo per buona parte dell’incontro.
Dal generale al particolare: la conferma è Digne, la notizia positiva è Ruediger, quella negativa Salah.
SZCZESNY 5,5 – Se Medel segna da 25 metri è quasi obbligatorio guardare con sospetto il proprio portiere. Nel processo d’accusa può comunque cavarsela con uno sconto di pena grazie alla buona condotta su Brozovic e Perisic.
MAICON 6 – Il primo tiro pericoloso è il suo, offre una palla dorata a Dzeko, senza eccessivi costi difensivi. Vantaggioso.
MANOLAS 5,5 – Si traveste da difensore incerto: sbaglia il tempo del fuorigioco nel primo tempo, oltre a mostrare capacità tecniche più difettose del solito.
RUEDIGER 6 – Buone nuove: stavolta è da quel lato la parte più consistente di muro difensivo. Efficiente dietro, quasi pericoloso davanti.
DIGNE 6,5 – La prima nota positiva risponde alle capacità più conosciute del francese: cross su misura per la testa di Dzeko. Il resto, invece, è una piacevole conferma di quanto già intravisto: sta imparando a memoria il manuale del bravo difensore. Studente modello.
FLORENZI 6 – A destra, per via della presenza di Maicon, si temono forti raffiche di vento nerazzurro. Così, è costretto a restare di guardia, lasciando in tasca le cartucce offensive: spara una sola volta e per poco non colpisce il bersaglio grosso.
NAINGGOLAN 6 – Lì, incastrato al centro, fatica ad essere sé stesso, obbligato a pensare più che a fare. Tiene in mano il foglio delle consegne fino all’ingresso di Vainquer, quando può finalmente liberare le sue più splendenti capacità.
PJANIC 5,5 – Perde il poco ambito premio, soprattutto in serate così, del migliore in campo per l’espulsione che fa saltare anzitempo il banco romanista. Fin lì, aveva fatto impallidire i muscoli che affollavano il centrocampo con la sua fluente dialettica calcistica. Enciclopedia (non Rizzoli).
GERVINHO 6 – C’è una taglia sulla sua testa in tutta la metà campo nerazzurra: lo temono e si nota con gli assidui raddoppi. Fa scoccare la scintilla ma non riesce mai a produrre la fiamma. DAL 83′ ITURBE SV – Centravanti tra Murillo e Miranda, dove non era riuscito Dzeko. Difficile possa farcela lui con un compagno in meno su cui contare.
DZEKO 5,5 – Miranda e Murillo non sono certi tipi con cui poter scendere a patti. Di testa arriva a bussare ad Handanovic, coi piedi, invece, perde l’attimo: una volta per la ribattuta respinta, un’altra per chiudere un’ottima idea servendo Pjanic. DAL 78′ VAINQUEUR SV – Nel momento di maggior instabilità, nonostante la solita bussola al collo, rimane in balia dei venti.
SALAH 5 – Impercettibile per un tempo, poi si fa sentire ma, se possibile, si rimpiange il silenzio del primo tempo: fallisce tre occasioni in rapida successione e s’immalinconisce sbagliando ogni scelta da lì in poi.
GARCIA 5 – Ritrova Maicon ma smarrisce Florenzi, utilizzato come by-pass per la fascia destra. In inferiorità numerica, solo i duelli individuali potevano riportarlo a galla e togliendo Dzeko si consegna allo strapotere fisico dei centrali difensivi di Mancini.