
Davide Astori, sarà presentato a Philadelphia, dove la Roma dopodomani affronterà l’Inter nel match conclusivo del girone della Guinness Cup. Questa le sue parole in conferenza:
Zanzi introduce Astori: “Siamo molto felici di presentare Davide Astori, il nostro ultimo acquisto”.
Ecco le parole di Astori:
Perché ho scelto la numero 23?
“Le sensazioni sono positive, conoscevo molti dei miei compagni perché li ho avuti in Nazionale. Sono molto contento di essere qui, ringrazio il Cagliari per l’opportunità. Ho scelto il numero 23 perché è un numero fortunato, altri motivi sono più privati”.
La tua trattativa è stata la più particolare del mercato. Sensazioni, per essere stato ad un passo dalla Lazio?
“E’ stata una trattativa molto enfatizzata dai media, è stato bravo Giulini a sintetizzarla: c’è stata una trattativa con la Lazio e non si è concretizzata. Quando c’è stata la possibilità di scegliere la Roma non c’è stato nessun dubbio”.
La Roma si è inserita solo dopo?
“Il presidente ha detto così, si”.
E’ vero che avevi un accordo con la Lazio? Rispondi alle parole di Lotito che ha detto “Astori non è Maradona”?
“Ovvio, non sono Maradona, perchè giochiamo in ruoli diversi. Gli accordi si fanno solo quando le società li trovano: se non c’è nulla di concreto è inutile anche parlarne”.
Come mai lo scorso anno non sei andato in Russia? E sul ruolo: preferisci centrale sinistro o a destra?
“La trattativa con i russi è stata due anni fa, non ci sono andato per una scelta mia perchè avevo l’obbiettivo della Nazionale e volevo giocare in un campionato importante come la serie A. Per il ruolo, ho giocato già come centrale destro, si tratta solo di abitudine. Ho dato la mia disponibilità, poi sarà il mister a decidere”
Domanda a Zanzi: Cosa significa per voi il contatto con il pubblico di Philadelphia?
“Non ci ha sorpreso il calore del pubblico, questo è un tour importante per promuovere il brand, ma anche per preparare al meglio l’inizio di stagione. Per i giallorosssi è importante stabilire questo contatto con i tifosi americani”.
Ti diverte l’ilarità che si è scatenata a Roma, dovuta al tuo passaggio in giallorosso, dopo essere stato vicino alla Lazio?
“E’ più una goliardia mediatica, ovvio tra compagni ci scherziamo, ma la prendiamo anche come una questione di rispetto per gli altri tifosi”.
Come mai non sei stato inserito nei 30 preconvocati al mondiale? Come trovi questa squadra, pensi possa competere per alti obbiettivi?
“La nazionale è stata una delusione per me, perchè facevo parte del progetto. Il 2014 sta finendo, per cui comincia una nuova stagione sportiva con la Roma e sono entusiasta di poter perseguire gli obbiettivi più importanti. Penso che abbiamo una rosa all’altezza, e ci divertiremo”
Sei un grande amico di Destro. Ti sei sentito in colpa epr la sua esclusione al mondiale?
“Con Mattia c’era anche prima di quel fatto un gran rapporto di amicizia. Abbiamo subito dimostrato di aver chiarito. Il mister ha adottato il codice etico, ed è stata una scelta sua tenerlo fuori per un po di tempo dalla Nazionale. Sul mister, me ne avevano parlato bene i miei compagni, e sul campo ho avuto la conferma: è un allenatore moderno, ma pretende molto dai propri giocatori”.
Il tuo obbiettivo è riprenderti la nazionale?
“Si possono conciliare entrambe le cose, la possibilità di giocare per il club più forte italiano, da più appeal rispetto al giocare per un club leggermente inferiore alla Roma”.